Articolo di Giuseppe Romiti ed Emanuele Sabatino

Il contributo di un’associazione di volontariato al patrimonio arboreo urbano è di solito associato alle immagini festose del momento della messa a dimora, che mostrano tutte quelle facce sorridenti, felici di agire per la salvezza del pianeta mentre la vanga affonda nel terreno, alla ricerca dell’humus che nutrirà la pianta. Ma è proprio il nutrimento l’aspetto essenziale, perché quell’alberello, giovane e fragile forma vivente, da quel momento in poi dipenderà dalle cure di coloro che l’hanno sottratto dalle mani esperte del vivaista. E nutrimento vuol dire innanzitutto acqua, acqua e ancora acqua. Retake Roma ha affrontato questa sfida aggiudicandosi il bando Ossigeno della Regione Lazio edizione 2021, realizzando, nel gennaio di quest’anno, un progetto di messa a dimora di 100 alberi nel quartiere San Lorenzo (Municipio II) e 35 nel Parco Somaini (Municipio V).
L’accordo con la Regione Lazio è stato formalizzato tramite un patto di collaborazione, che segue quello già sottoscritto per il Parco degli Acquedotti (il primo in assoluto nella nostra Regione), confermando così il ruolo pionieristico di Retake Roma nell’introduzione della pratica dell’amministrazione condivisa in applicazione dell’art. 118 della Costituzione Italiana. Il patto assegna a Retake la cura degli alberi, in particolare il mantenimento delle aiuole in buono stato, la concimazione e l’irrigazione, per i due anni successivi alla messa a dimora.

Già durante le prime settimane si è capito che non sarebbero state rose e fiori, quando si sono verificati alcuni eventi avversi: furti (5 piante nel parco Somaini) e abbattimenti dovuti a errate manovre di parcheggio (in San Lorenzo). Ma doveva ancora arrivare il principale nemico, la siccità, che si è manifestata sin dai mesi invernali, facendo mancare ben 2/3 della pioggia che in media cade ogni anno. Ma Retake Roma è dotata di una organizzazione solida e non si è fatta trovare impreparata. Operando in sinergia con i progetti già avviati nel quartiere San Lorenzo, “San Lorenzo Solidale” e “Il Quartiere come Bene Comune” (quest’ultimo svolto con il contributo Laziocrea 2022 per iniziative culturali, sociali e turistiche nella regione Lazio) Retake ha messo insieme una bella squadra che, a bordo di un furgone appositamente attrezzato con serbatoio, pompa e apparato di irrigazione, ha scorrazzato da marzo sino ad ottobre in lungo e in largo per il quartiere.

Mano a mano che le stagioni si avvicendavano, il team Retake ha curato le piante una per una, con una cadenza che è diventata bisettimanale nei periodi più critici per calore e siccità. Si è così creato un movimento che non è passato inosservato nel quartiere, suscitando curiosità, simpatia e diversi esercenti, portieri di stabili, scolaresche, semplici cittadini si sono lasciati trascinare dall’operosità di quell’allegra squadra. Ci sono state le donazioni (alle quali si può partecipare seguendo questo link). Analogamente, nel Parco Somaini si sono formate squadre di volontari di diverse associazioni (Alberi in Periferia, Impact Trip e Associazione Molla l’Osso) che, usando bidoni e fontanelle, si sono dati appuntamento con continuità per salvaguardare l’attecchimento degli alberi. E’ stata una occasione per rafforzare i legami di rete che uniscono le associazioni per ottimizzarne gli sforzi.

In conclusione, si è dimostrato sul campo che la cura degli alberi non ha significato soltanto clorofilla e ossigeno (che già non sarebbe poco) ma anche un innalzamento del clima di fiducia e la rassicurazione che, nonostante le gravi mancanze di cui soffre la nostra città, è possibile ottenere un ambiente curato, non solo nei beni materiali, ma anche nelle relazioni umane. Il primo dicembre, infine, si è svolto in San Lorenzo l’ultimo evento di cura per il 2022, durante il quale, insieme a volontari, cittadini e scolaresche si è mandato un saluto alle amate piante prima del riposo invernale. Beninteso, il lavoro sugli alberi non è ancora terminato, il patto di collaborazione prevede un altro anno di lavoro per avere una maggiore sicurezza sull’attecchimento, e Retake, vista la riuscita di questa prima fase, non mollerà certo la presa.
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